Allerta alimentare per contaminazione microbiologica in Europa: ritirato formaggio francese
Allerta alimentare per contaminazione microbiologica in Europa: scatta il ritiro del formaggio francese Cambert Calvados commercializzato anche in Italia. Lo segnala oggi l`Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco che raccomanda alla popolazione di non mangiarlo
Il comunicato diffuso oggi dall'Ufficio federale della sicurezza
alimentare tedesco è molto chiaro e non lascia spazio a dubbi. Nel
formaggio prima del consumo sono state trovate tracce di Escherichia
coli, STX 1. Tutti i lotti in commercio avente n° 347 3 possono essere
contaminati microbiologicamente e per questo motivo il produttore ha
ritirato dai tutti i punti vendita i prodotti interessati ancora
esposti sugli scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere
sbandierato un cartello per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si
tratta del formaggio francese " Cambert Calvados" con date di scadenza
dal 10 febbraio 2015, prodotto dalla Coopérative Isigny Sainte-Mère.
Questo prodotto caseario era in vendita presso alcune filiali nelle
città Baden-Württemberg, Baviera, Berlino, Saarland e commercializzato
anche in Italia. L'Escherichia coli è una delle specie principali di
batteri che vivono nella parte inferiore dell'intestino di animali a
sangue caldo (uccelli e mammiferi, incluso l'uomo), e che sono necessari
per la digestione corretta del cibo. La sua presenza nei bacini idrici
segnala la presenza di condizioni di fecalizzazione (è il principale
indicatore di contaminazione fecale, insieme con gli enterococchi). Il
nome deriva dal suo scopritore, il tedesco-austriaco Theodor Escherich.
Appartiene al gruppo degli enterobatteri ed è usato comunemente come
organismo modello dei batteri in generale. Il numero di cellule di E.
coli nelle feci che un umano espelle in un giorno va dai 100 miliardi
(1011) ai 10 trilioni (1019). Il genere Escherichia, insieme altri
generi (Enterobacter, Klebsiella, Citrobacter, Serratia, ecc.) vengono
raggruppati insieme sotto il nome di coliformi. Tecnicamente il "gruppo
dei coliformi" comprende batteri aerobi e anaerobi non sporigeni.
Nell’ambito del gruppo dei coliformi, Escherichia coli è ampiamente
rappresentata ed è in esclusivo rapporto col tratto gastrointestinale
dell’uomo e degli animali a sangue caldo, a differenza dei microrganismi
appartenenti a diversi generi, tra cui Enterobacter, Klebsiella e
Citrobacter (che si caratterizzano per una potenziale capacità di
ricrescita una volta pervenuti nell’ambiente). La specie Escherichia
coli è un microrganismo a forma di bastoncello, Gram-negativo, aerobio e
anaerobio facoltativo, non sporigeno, che cresce alla temperatura di
44,5°C; è in grado di fermentare il lattosio, è indolopositivo in
terreni contenenti triptofano, e beta-D-glucuronidasi-positivo. In
letteratura, la presenza di questo enzima è stata evidenziata nel 94-
99,5% dei biotipi di Escherichia coli, con l'eccezione dei sierotipi
O157:H7.3 Ruolo di E. coli in patologia Anche se rappresenta un comune
abitante dell'intestino e ha un ruolo fondamentale nel processo
digestivo, ci sono situazioni in cui E. coli può provocare malattie
nell'uomo e negli animali. Alcuni ceppi di E. coli sono l'agente
eziologico di malattie intestinali e extra-intestinali come infezioni
del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite.
Alcuni ceppi di E. coli sono tossigenici, producono cioè tossine che
possono essere causa di diarrea. La dissenteria da E. coli è una comune
tossinfezione alimentare, poiché viene contratta principalmente da
alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire da carni infette
non adeguatamente cotte, da latte non pastorizzato e formaggi prodotti
con tale latte, e da altri alimenti contaminati da feci. E. coli produce
quattro tipi di tossine che si distinguono, per la loro diversa
sensibilità al trattamento termico, in tossine termolabili e tossine
termostabili, e per l'azione tossigena (tossine shiga e tossine
emolitiche, HlyA). La tossina termolabile, denominata LT, è molto simile
nella struttura e nelle funzioni alla tossina del colera. Contiene una
subunità 'A' e cinque subunità 'B' in un'olotossina. Le subunità B
contribuiscono all'aderenza e all'entrata della tossina nelle cellule
intestinali dell'ospite, dove la subunità A stimola le cellule a
rilasciare acqua, provocando diarrea. Setticemia: E. coli è il più
comune isolato nelle emocolture nei casi di batteriemia; la
colonizzazione del torrente ematico può avvenire a causa di traumi
intestinali, tumori del colon e del tenue. Le scarse misure igieniche
nel posizionamento di cateteri o di accessi venosi centrali sono comuni
cause di batteriemie da E. coli. Infezioni dell’apparato urinario: E.
coli è comune causa di uretriti e cistite in persone anziane, diabetiche
e cateterizzate. Grazie alle fimbrie formanti fasci, ai pili P e alle
fimbrie Dr, E. coli riesce ad ancorarsi saldamente all'epitelio di
uretra e vescica, resistendo al flusso urinario. Questa condizione è
necessaria ma non sufficiente all'instaurarsi dell'infezione; questa è
infatti provocata maggiormente dall'emolisina A (HlyA), in grado di
ledere l'epitelio urinario e promuovere chemiotassi, infiammazione e
invasione dei tessuti. Meningiti: E. coli, soprattutto il sierotipo K1, è
il principale enterobatterio isolato (insieme agli streptococchi di
gruppo B) nelle emocolture di bambini di età inferiore a 5 anni affetti
da meningite.Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”
rilanciando l'allerta riportata dal portale del governo tedesco su
Lebensmittelwarnung.de, invita i consumatori di astenersi dall’acquisto
del lotto del formaggio interessato invitando chi lo ha già effettuato a
non utilizzare il prodotto e a riconsegnarlo al punto vendita, per il
rimborso o la sostituzione.Per evitare futuri problemi, aziende ed
autorità non possono dare per scontato che i prodotti alimentari siano
tutti e sempre sicuri; servono verifiche sul campo approfondite, sui
processi e sui controlli, in laboratorio e a tavolino. Sono episodi del
tutto evitabili, se si procede nella maniera giusta. L’altra cosa da
ribadire è che i formaggi francese non coinvolti si possono mangiare con
serenità.